Dall’edizione spagnola di Fatalidad abbiamo tratto un elemento che ci ha prima resi curiosi e poi provocato un moto di tenerezza, per quel mondo ingenuo come un mondo bambino.
Se riferito alla musica e alla giovane età dei nostri protagonisti, certo non al panorama sociale in senso più ampio. Le brutture non mancavano nemmeno a quei tempi.
Questo foglietto illustrativo della storia dei Los Bertas (!) raccontava della allora recente formazione del gruppo, e del recentissimo debutto discografico, che però non toglieva nulla alla preparazione dei raffinati esecutori!
Si diceva del nome del complesso, di come fosse ispirato al cannone Berta, e quindi ne derivasse che i Bertas fossero essi stessi un’autentica cannonata! Abili, valenti!
A ognuno veniva assegnato il proprio strumento musicale.
Ma, prima ancora, si cercava di inquadrare le persone, attraverso gli studi, i mestieri, le passioni da ragazzi, che per qualcuno sono durate nel tempo, immutate – aggiungiamo noi.
Chi era artigiano, chi geometra, chi musicista a tempo pieno, e bravo studente, chi invece fotografo o commerciante in strumenti antichi.
Uno si divertiva con la pesca subacquea, un altro coltivava l’hobby delle auto sportive, grandi e potenti; e c’era chi, invece, le automobili le collezionava: ma erano modellini…