“Se mi sottometto avrò salva la vita?”- chiede Giovanna e, alla risposta affermativa, decide infine di cedere ed abiurare.
La paura aveva preso il sopravvento, come è successo a quelle ragazzine di Teheran che l’8 marzo dello scorso anno avevano irriso su Tik Tok, ballando il twerking, la misoginia degli ayatollah che proibisce alle donne di danzare e cantare e che, trovate dalla polizia, sono state costrette a scusarsi pubblicamente.
I poteri assoluti, i regimi totalitari e intolleranti temono i giovani, e cercano di ammutolirli col terrore.
Finisce qui? Vincono loro? Non vinceranno mai, non si può fermare il vento, non si può fermare il mare, la primavera ritorna. Giovanna infine non avrà timore della morte. All’improvviso si rende conto che non ha più paura di nulla: “Rimetto i vestiti da uomo e l’armatura. Li riprendo di mia volontà, senza costrizione. Non rinnegherò più ciò in cui credo ed ho sempre creduto! È di nuovo maggio. Sono di nuovo libera e viva. Il sole splende di nuovo per me. Mi vesto d’argento, indosso l’armatura ed ho un bianco stendardo. Il vento di nuovo mi accarezza. Ascolto il mio cuore e tutto si quieta”.
Giovanna d’Arco, Signore e Signori. Una storia antica che è storia dei nostri giorni.
Al Cine Teatro Astra di Sassari, i giorni 8 e 9 marzo, con inizio alle 20:30.
Con Luisella Conti. Testo di Pier Paolo Conconi. Con la partecipazione al canto di Rita Penduzzu, Maria Rosaria Soro ed Enrica Virdis.
Siamo felicissimi di aver potuto contibuire alla realizzazione di quest’opera straordinaria.