L’innocente

E non è
Come te
Come me
No, non è normale
Non è come noi

E nel mondo deodorato stona
E nel mondo bene alzato stona
E nel mondo inamidato stona
Stona
Cancellalo

E nel mondo riservato stona
E nel mondo prepagato stona
E nel mondo depurato stona
Stona
Cancellalo

L’innocente invisibile e reietto
Sporco, miserabile, pavido, interdetto
Che non può, che non si difende
– Senza voce, senza voce –
E cammina a testa china

Che ti vende la sua merce ancora viva
Forse te la vende, certo se ne priva
Perché il prezzo lo fa chi non si vende
– Tutto tutto proprio tutto –
E tutto fa quello che vuoi

L’innocente che si addormenta in piedi
Gli occhi persi come quando non ci vedi
Aspettando gli ultimi soccorsi
– I discorsi, i discorsi –
E che infine si abbandona

Come un figlio illegittimo, uno sbaglio
O il compagno che non si sente meglio
Il vicino che non conta niente
– Niente niente proprio niente –
Che se lo incontri cambi strada

E non è
Come te
Come me
No, non è normale
Non è come noi

E nel mondo deodorato stona
E nel mondo bene alzato stona
E nel mondo inamidato stona
Stona
Cancellalo

E nel mondo riservato stona
E nel mondo prepagato stona
E nel mondo depurato stona
Stona
Cancellalo

È là
Come un’orma nel fango
Ora che piove
Ora che spioverà
Anche se
Non servirà
Tanto
Non finirà

E non è
Come te
Come me
No, non è normale
Non è come noi

E nel mondo deodorato stona
E nel mondo bene alzato stona
E nel mondo inamidato stona
Stona
Cancellalo

E nel mondo riservato stona
E nel mondo prepagato stona
E nel mondo depurato stona
Stona
Cancellalo.

(2018 – di Franco Castia e Mario Chessa)

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