E perdona loro quando
Si impadroniscono di Te
E nel mentre si perdonano da sé
Tu perdona agli arroganti
E chi si rende complice
Delle loro sconcertanti prediche
Chi calpesta gli indifesi
E spezza il debole
E chi reca offesa all’uomo semplice
Perdona loro, Madre
La Pace non sia con me
Finché li lascio fare
Finché mi assolvo da me
Dalla mia insipienza
Che si sveglia con me
Perdona loro,
Perdona me
I superbi, gli arrivati
E infine il quieto vivere
Dei sepolcri imbiancati
Anche se
Sanno esattamente quel che fanno
E farlo è facile
Soprattutto se si servono di Te
Tu perdona loro
Il loro cuore ipocrita
Questo spirito dei tempi ignobile
Perdona loro, Madre
La Pace non sia con me
Finché li lascio stare
Finché mi assolvo da me
Dalla mia insipienza
Che si sveglia con me
Perdona loro,
Perdona me
Dalla mia insipienza
Che si sveglia con me
Perdona loro,
Perdona me
E perdona me.
(2023 – di Franco Castia e Marco Piras)